mercoledì, gennaio 31

Fuggi fuggi dei vigili urbani

Polizia municipale di nuovo nella bufera. Come qualche addietro, quando c’era un altro comandante. Sembrava che la situazione fosse stata appianata con il cambio al vertice. Invece siamo punto e a capo. Malcontento e disagi sono generalizzati. E coinvolge proprio tutti. A cominciare dallo stesso comandante ten. Bartolomeo Fantasia (a sinistra nella foto) che ha presentato domanda per il cambio di mansione. Il comandante è pronto a rimettere nell’armadio la divisa e passare, magari, all’ufficio anagrafe per sostituire il dirigente Antonio Oliva che all’inizio dell’anno è andato in pensione per raggiunti limiti d’età.
Molti vigili urbani vogliono cambiare aria. E dopo il comandante anche gli altri graduati preferirebbero cambiare città o mansioni. Il maresciallo Samuela Malvindi ha presentato domanda di mobilità: obiettivo passare negli uffici, anche lei all’ufficio anagrafe. L’altro maresciallo, Cataldo Bellanova, nativo di Ceglie Messapica, non disdegnerebbe avvicinarsi a casa ed ha avanzato la proposta di lasciare il posto libero per trasferirsi presso il comando della polizia municipale di Fasano. Nel frattempo la moglie, l’agente Antonella Montanaro, avrebbe già in mano il nulla osta dell’Amministrazione comunale di Mesagne che avrebbe accolto la domanda di mobilità per passare all’Inps. E ancora l’agente Rosalia Malorgio, residente a Manduria, vuole andare a lavorare nella sua città ed avrebbe presentato domanda di mobilità.
Tra i 27 vigili urbani ci sarebbe aria di contestazione. Gli “anziani” scalpitano; sembra che siano i meno soddisfatti di vanno le cose all’interno degli uffici di via Roma dove, sostengono i bene informati, sono sempre più numerosi i vigili addetti alle “carte” di quelli utilizzati in città dove il traffico è sempre più caotico. In altri comuni della provincia molti servizi interni sono svolti dagli impiegati amministrativi sollevando il comando della polizia municipale di una miriade di servizi.
Infine, come se questo stato di cose non fosse sufficiente, dulcis in fundo, ci si è messa anche l’Amministrazione comunale con la classica ciliegina sulla torta. L’Amministrazione comunale ha deciso di cancellare il servizio che da anni una pattuglia di due agenti svolge con puntualità e diligenza per contrastare l’abusivismo edilizio in città e nelle campagne. I due vigili addetti, Franco Rolli e Massimo Pulieri, probabilmente sono stati accusati di… aver fatto il loro dovere. E cioè di aver denunciato al loro comandante Fantasia che un camion pieno di chianche e zanelle della scuola elementare Giovanni XXIII avevano preso la strada che porta alla villa di un assessore.
Le prospettive? Sembra che così come è avvenuto in un comune vicino ci potrebbe essere un cambio, come dire, in panchina. Infatti per il nuovo comandante si sarebbe indirizzati a conferire un incarico esterno. Ma sarà una rogna che il sindaco Mario Sconosciuto intende lasciare a chi andrà ad amministrare nella prossima legislatura. Per il momento lascerebbe tutto congelato anche se sarebbe opportuno che i vigili gli avanzassero richiesta di incontrarlo per rappresentargli il disagio che stanno vivendo. Perché tra qualche mese non sarebbe facile rimuovere vecchie incrostazioni neppure se dovesse arrivare S. Sebastiano, patrono dei vigili urbani.

Premiato con una targa il maresciallo Cito

Il presidente del Consiglio comunale Domenico Calò, facendosi interprete dell’intera cittadinanza mesagnese, ha consegnato al maresciallo dei carabinieri Pietro Cito (a sinistra assieme al maresciallo Taurisano) una targa ricordo per l’impegno profuso nell’affermazione della legalità e nella lotta contro la criminalità. La cerimonia si è svolta nell’aula consiliare del Palazzo di città presenti il sindaco Mario Sconosciuto, l’on. Cosimo Faggiano (sotto nella foto), assessori e consiglieri comunali, il segretario comunale Pasquale Greco, i massimi dirigenti degli uffici comunali, rappresentanti politici dei partiti. Per le Forze dell’ordine erano presenti il maresciallo dei carabinieri Gabriele Taurisano, l’ispettore Tonino Pellegrino, in rappresentanza del Commissariato della
polizia di Stato di Mesagne ed i rappresentanti delle associazioni dei carabinieri e della polizia di Stato in congedo.
“Mesagne perde un punto di riferimento sicuro, un baluardo della legalità e dell’onestà - ha detto il presidente del consiglio Domenico Calò -. Un uomo coraggioso, di determinata e forte volontà per la tutela dei cittadini, dei loro valori, dei loro direttivi violati”. Anche il sindaco Sconosciuto ha ringraziato il maresciallo Cito “che ha sempre lavorato in umiltà ed in silenzio rifuggendo dagli articoli in prima pagina, collaborando senza interferenze sia durante la grande emergenza che in tempi più tranquilli. Tre i tratti salienti di questo servitore dello Stato e della Benemerita: amore per la città di Mesagne, collaborazione con le Istituzioni, punto di riferimento per tanti onesti cittadini”.
Il maresciallo Cito, rimasto in servizio a Mesagne dal 1992, ha ringraziato e salutato tutti visibilmente commosso. “In questi anni Mesagne è cambiata. Lascio tanti amici che verrò sempre a trovare e nella stazione dei carabinieri lascio il mio vice maresciallo Gabriele Taurisano, persona capace, profondo conoscitore di questo territorio che saprà continuare la mia opera sicuramente per i prossimi 10 anni”.




martedì, gennaio 30

Forza Italia critica con Ds e Amministrazione comunale

"La crisi che attanaglia la città e i suoi diversi comparti era ampiamente prevedibile. Le imprese ed i singoli impegnati in agricoltura, agrindustria, commercio, artigianato da tempo chiedevano una progettazione ed una serie di interventi al Comune. Noi, come partiti di opposizione abbiamo portato più volte all’attenzione del consiglio comunale e dell’assessorato allo Sviluppo economico una serie di problematiche e di suggerimenti, a cominciare da una grande assemblea cittadina sul tema specifico. Ma non siamo stati mai ascoltati. Il fallimento del forum tra le rappresentanze di categoria è stato il termometro di questa Amministrazione comunale che non è riuscita a far decollare un’idea di partecipazione che sarebbe stata utile alla città”. Forza Italia, tramite Franco Prettico, e la Casa delle Libertà con il suo candidato sindaco Enzo Incalza, mettono al centro della loro azione politica il tema dello sviluppo economico con tutte le varie sfaccettature. “Perché – aggiungono - senza sviluppo siamo destinati a recedere e ad inasprire i conflitti sociali”. Quindi ricordano le tante titubanze avute dall’Amministrazione comunale nel rapporto con la grande distribuzione. E accusano la maggioranza di centrosinistra “di non aver capito in tempo utile lo stato di crisi dell’agroindustria che registrava una azienda chiusa ed un'altra in fase di chiusura”.
“E potremmo continuare con le problematiche relative alle assegnazioni dei suoli nella zona industriale, una araba fenice per alcuni operatori del settore, ingabbiati nelle norme poco liberali di un regolamento che non permette di accedere a mutui e prestiti sui capannoni in costruzione e non ultimati, spiega Franco Prettico che va giù duro con i Ds: “Hanno voluto mettere un timbro su tutto quello che si muoveva nel campo economico, col risultato di non aver realizzato un mimino progetto, una pur minima realizzazione, una idea qualsiasi di attivazione di un circuito virtuoso. Anzi, hanno inasprito i rapporti tra le varie categorie ed escluso tutti coloro i quali non si richiamavano alle loro posizioni. Per loro somma sfortuna il settore più dinamico è stato quello turistico nel quale erano assenti”.

Trenitalia. Scomparsi nel nulla due treni per i pendolari

Trenitalia e la "Carta dei servizi 2006 Puglia". Leggesi "Carta dei Sogni". La realtà, purtroppo, è ben diversa. Ieri mattina i treni che portano a Brindisi i lavoratori e gli studenti pendolari non si sono presentati all'appello. Il 3601Taranto-Brindisi del ore 6.00 e quello successivo, il 3605 Taranto-Brindisi delle 7.10 i viaggiatori, molto dei quali abbonati, li stanno ancora aspettando. E nessuno ha potuto sapere il perchè. Alcuni lavoratori hanno perso la giornata di lavoro; ci sono stati casi in cui studenti universitari che frequentano l'ateneo di Lecce non hanno potuto presentarsi all'appello per sostenere l'esame fissato. Tutti rinviati alle corse successive alle ore 8.00. Chi si è permesso di telefonare per chiedere informazioni, ha ottenuto solo risposte evasive. Quando sono stati fortunati. Perchè c'è stato anche chi ha dovuto sorbirsi risposte poco urbane di impiegati che hanno risposto infastiditi e seccati. Eppure i reclami dovrebbero essere un'occasione preziosa per dialogare e rispondere meglio alle aspettative e alle esigenze dei cittadini. Ieri sera a Mesagne nell'unica agenzia abilitata a rilasciare biglietti e abbonamenti ferroviari c'era la gente in coda. Per fare un biglietto c'era da fare ore di attesa. Altro che rete capillare di biglietterie, biglietterie automatiche e di altri punti vendita.Garantire la puntualità, monitorare l'andamentodei treni e gestire gli eventuali disservizi: altri obiettivi elencati nella famosa "Carta dei servizi 2006" per il trasporto nazionale e per il regionale. A Mesagne la stazione (nella foto) è chiusa da anni nel completo abbandono. Sempre a Mesagne il mese scorso al passaggio a livello di via S. Vito era rimasto aperto mentre passava il treno. Era già accaduto al passaggio a livello di via Damiano Chiesa. Due tragedie sfiorate. Almeno per il momento.

Oggi il commiato del maresciallo Cito

Questa mattina, alle ore 12.30, nell'aula consiliare del comune, cerimonia per salutare e ringraziare il maresciallo dei carabinieri Pietro Cito, comandante della stazione dei Carabinieri di Mesagne che sarà posto in congedo dal prossimo 01 febbraio, per il lavoro svolto in questi anni nella nostra città.
Nell'occasione il sindaco Mario Sconosciuto, a nome della Città consegnerà al comandante Cito una targa ricordo con su scritto: "Al Maresciallo Pietro Cito con sentita gratitudine per l'impegno profuso nell'affermazione della legalità e nella lotta alla criminalità organizzata".

lunedì, gennaio 29

Marina Spagnolo eletta coordinatrice della Margherita

L’avv. Marina Spagnolo questa sera sarà eletta all’unanimità coordinatrice della Margherita. Subentra ad Antonio Celino che lascia la carica di responsabile del partito e porterà la sua esperienza all’interno dell’ufficio di presidenza del partito che sarà composto da sette dirigenti. Il congresso comunale si celebrerà presso la sede del Gal, in via Albricci, con inizio alle ore 17.00.
I lavori prevedono la discussione ed il dibattito sull’unica mozione politica che sarà presentata dal coordinatore uscente e che, dopo qualche problema iniziale, ha trovato la più ampia convergenza per la quale si erano spesi il consigliere regionale Enzo Cappellini ed i due consiglieri provinciali Mino Falcone e Francesco Mingolla.
Subito dopo si passerà alle votazioni per il rinnovo delle cariche del partito, del coordinatore ed ufficio di presidenza e per scegliere i delegati per il congresso provinciale. Per quanto riguarda la vice segreteria, al nome dell’avv. Massimo Murra, quasi certamente se ne aggiungerà un altro. Quindi saranno eletti i venti componenti del direttivo di partito.
Con una Margherita forte ed unita, tutto il centrosinistra ne trarrà un forte giovamento. Il partito di Rutelli potrà così rilanciare, nella ormai imminente campagna elettorale amministrativa, il suo progetto politico e chiedere la fiducia all’elettorato mesagnese.
Presenzierà ai lavori l’avv. Daniela Maglie, coordinatrice provinciale del partito. Le votazioni avranno inizio alle ore 19.30 e termineranno alle ore 22.00.

Le altre di sport

Evergreen Sava–Devicienti Mesagne 0–3 (22-25; 23-25; 20-25).
Sava: Pichierri, Zingaropoli, Giannuzzo, Zanzarella, Mele, Parisi, Ingrosso, Mancini, Marotta, Mele, Leo, Corigliano. All. Malagnino.
Mesagne: Diviggiano, Margherita 4, De Leo I. 15, De Leo P. 9, Guarnaccia 5, Pastore 10, Casalino 12. Ne: Sportelli, Greco, Pellegrino, Leone. All. Chionna.
Arbitro: Cadozzo.
La capolista Mesagne inizia bene il giro di boa vincendo sul difficile campo del Sava, squadra molto ostica e caparbia soprattutto in difesa e in battuta. La Devicienti Ecologia Mesagne contava importanti assenze come le centrali Tarì e Bitetti e la laterale Carrozzo. Il Sava, quarta forza del campionato regionale di serie D femminile, sostenuto da un pubblico molto caloroso, ha cercato di infliggere la prima sconfitta stagionale al Mesagne. Mister Malagnino aveva studiato a fondo il match contro la capolista, cercando di mettere capitan De Leo e compagne in seria difficoltà.
Nel primo set, dopo un periodo di ambientamento e dopo un testa a testa fino al 18 pari, la squadra di Patrizia Chionna ha vinto nonostante gli errori da ambo le parti, grazie a Casalino in forma smagliante. Ancora più combattuto il secondo set. Le ragazze di casa hanno sfoderato una grande prestazione mettendo in seria difficoltà la capolista. Set anche questo molto tirato e grande incertezza fino al 22-19. Chionna chiede time-out e la squadra, con uno dei suoi soliti scatti d’orgoglio, vince il set per 23-25 effettuando una grande rimonta.
Nel terzo set il mesagne sfodera in attacco e in battuta un’ottima Pastore e una straordinaria Ilaria De Leo che chiudono la contesa sul 20-25.
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Basket serie C2 maschile Santeramo-MS Mesagne 84-59.
Cestistica Santeramo: Acito 8, Desantis n.e., Ferrari 14, Gonzalez 9, Guarini 10, Albanese 23, Lella 8, Labarile E. 8, Bitetti 4, Angiola. All. Labarile A.
Mens Sana Mesagne: Mazza 17; De Maria 11; Di Monte 9; Monna 9; Scalera 8; Mitrotti 3; Rubino 2; Capodieci n.e., Carriero, Barletta. All. Distante
Parziali: 16-11, 27-19, 19-13, 22-16.
Arbitri: Brienza di Ginosa Marina e Di Monte di Bernalda.
Come da pronostico. Tutto facile per la Cestistica Santeramo che, nella gara valida per la 3^ giornata di ritorno, supera agevolmente la Mens Sana Mesagne col punteggio di 84-59. Troppa la differenza tra le due squadre.
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Basket serie C2 Fortitudo Mesagne-Trani 59-78
Fortitudo Mesagne: Cafiero 19, Calò A.16, Facecchia 2, Vitale 8, Marino, Molfetta 9, Santoro, Bocina, Aresta 5, Guglielmi; All. Vitale
Trani: Procacci, Rodriguez 22, Totaro 11, Ferilli 6, Gesmundo 4, Adriani 4, Gonzales 12, Pizzichicco, Amoruso 4, Cassanelli; All. Capellone.
Arbitri: Petraroli e D' Elia di Lecce
Parziali: 17-24, 29-42, 47-52, 59-78.
Una sfrontata Fortitudo non riesce a tenere testa ad un forte Trani arrivato in terra salentina non certo per lasciare alla squadra di casa i due punti in palio. Nonostante l' assenza di Zanzarella, reduce dai postumi di un malanno accusato in settimana, e con Aresta e Molfetta non al meglio della condizione, la Fortitudo ce l’ha messa tutta ma ha retto solo tre quarti (47- 52). Nel finale il Trani ha allungato favorito tra l'altro dall' uscita per raggiunto limite di falli di Cafiero e Calò.

domenica, gennaio 28

Basket seria A2 Meyana-Alcamo 46-99

Meyana Mesagne: Chimienti 16, Buccoliero, Mummolo, Resta 4, Magrone, Perrotta 2, De Luca 21, Tortorella 3, Rossetti, Salamina. All. Scoditti.
Alcamo: Costantino 24, Caliendo 8, Marchese 8, Calabretta 5, Fazio 24, Adorin 4, Buscami 23,Gaglio 3. All. D’Anna.
Arbitri Bacilieri di Reggio Calabria e Callosa di Cosenza.
Tiri liberi Mesagne 6/8, Alcamo 11/26. Parziali: 9-25, 11-17, 6-25, 20-32.

Al Mesagne il big match con lo Squinzano: 1-0

Mesagne-Squinzano 1-0
Mesagne: Coppola, Leuzzi, Scazzi, De Giorgio, Fraticelli, Allegrini, Carlucci (76’ Testa), Solimeno, Pica, Disantantonio (34’ Attanasi), Minelli. All. Marangio.
Squinzano: Coppola, Fanelli, Di Serio, Fonte, D’Onghia, Portaluri, Giardino, Ancora, Rodriguez, Battaglia, Sangermano (81’ Minelli). All. Inglese.
Rete Pic al
Arbitro: Buononato di Foggia. Rete: 71' Pica.
Note: spettatori 1000. Al 28’ espulso Fraticelli per gioco falloso. Ammoniti Scazzi, Rodriguez.

Ha la squadra con più cuore. Espulso Fraticelli, il Mesagne in quel momento ha perso anche Disantantonio, sostituito per motivi tecnici dal difensore Attanasi. A quel punto i padroni di casa, che nella prima mezzora avevano subito la maggiore caratura tecnica degli avversari, si sono letteralmente trasformati. E in 10 hanno lottato su tutti i palloni, hanno messo fuori grinta e coraggio ed hanno vinto il match-clou della giornata.
La cronaca. Primo tempo al 16’ Coppola salva su Giardino; al 20’ Ancora spara alto.
Nel secondo tempo il Mesagne sposta in avanti il baricentro del gioco. Al 5’ Pica di testa manda fuori. Al 26’ la rete che decide l’incontro. E’ sempre Pica che raccoglie un calcio di punizione dalla destra battuto da Carlucci e sorprende il portiere ospite: 1-0. Al 35’ ospiti vicini al pari, ma il colpo di testa di Rodriguez si stampa sulla traversa. Sulla ribattuta Coppola salva a terra. In pieno recupero, al 48’, ancora Coppola in evidenza quando salva il risultato bloccando su tiro ravvicinato di Ancora. Lo Squinzano non perdeva da 15 giornate. Il Mesagne è sempre più leader del campionato.

Calcio: appello di mister Marangio

Oggi pomeriggio il Mesagne affronta contro lo Squinzano la prima partita-spareggio. Si gioca nel ricordo di Angelo Paticchio, bandiera del calcio mesagnese e squinzanese. Lo Squinzano ha un solo obiettivo: vincere. Il Mesagne, anche. “Dobbiamo sfruttare al massimo il fattore campo perché poi ci aspettano trasferte molto insidiose”, dice mister Marangio. Sbaglia chi pensa che la capolista si accontenti del pareggio. “Non diciamo eresie – tuona il mister brindisino -. Anzi, faccio appello a tutti i mesagnese perché siano il dodicesimo giocatore in campo. Società e squadra – continua - stanno lottando per un obiettivo ambizioso. La promozione in Eccellenza sarebbe un successo per la città intera. Di questa squadra si deve essere orgogliosi. Il messaggio che la nostra squadra porta per la Puglia è che Mesagne è viva, sana e forte”. Mister Marangio vuole maggiori dimostrazioni d’affetto: affissione di striscioni in città ed unirsi alla squadra. Mesagne deve essere orgogliosa del sogno iniziato da un presidente Vincenzo Todisco, “pazzo” per la sua squadra per la quale ogni domenica soffre e gioisce, lui per primo, con una passione di altri tempi. “Ho fiducia nei miei giocatori che stanno onorando la maglia gialloblù lottando con valore senza darsi mai per vinti - continua Marangio -. Questi ragazzi hanno fatto enormi sacrifici e meritano stima e rispetto”.
Il presidente Todisco dopo la decisione del presidente del Casarano De Masi di dimettersi a seguito degli incidenti di Sogliano che hanno penalizzato il Casarano di 2 punti, ha parole di stima e di solidarietà per il massimo dirigente casaranese. “Invito l’amico De Masi a ripensarci. Capisco bene cosa significa fare tante sacrifici, costruire un progetto e vederselo distruggere dalla dabbenaggine di pochi facinorosi. Lo aspetto a Mesagne per festeggiare assieme una bella giornata di amicizia e di sport”.
Arbitrerà il sig. Buononato di Foggia.

Tenta di rubare l'auto

Incappucciato ed armato di pistola, un individuo ha tentato di rubare l'auto ad un 56enne del posto. M.M. minacciandolo con l'arma. Alla reazione del proprietario, il malvivente si è dato alla fuga. Sull'episodio stanno indagando i carabinieri ai quali il 56 enne si è rivolto per denunciare il fatto.

sabato, gennaio 27

Suicida pensionato

Romeo Attanasi, 67 anni, abitante in via Turati, al rione Seta, questa mattina, alle ore 10.00, approfittando che la moglie era uscita per andare a fare la spesa e che il figlio era a lavoro, ha deciso di farla finita per sempre. In un momento di sconforto dovuto ad uno stato di salute abbastanza precario, ha caricato il fucile e si è sparato in faccia.
I vicini di casa si sono immediatamente precipitati nell'abitazione dell'Attanasi che hanno trovato riverso a terra in una pozza di sangue, ma ancora vivo e cosciente. I sanitari del 118 attivati dai carabinieri della locale stazione lo hanno trasferito all'osperdale Perrino di Brindisi dove due ore dopo Attanasi ha cessato di vivere.

Mesagne ricorda l'olocausto

Oggi Mesagne dedica una intera giornata per ricordare la giornata mondiale dell'olocausto.
Questa mattina, alle ore 9.00, presso il cine-teatro Ariston, sarà proiettato il film "L'oro di Roma" di Carlo Lizzani. Seguirà il dibattito con il prof. Furio Biagini, docente di storia dell'Ebraismo dell'università di Lecce. L'iniziativa è a cura degli alunni della scuola media Maia Materdona.
Nel pomeriggio, nell'auditorium del castello Normanno-Svevo, alle ore 17.30, proiezione di Occhi di bambino, video realizzato dalla scuola media Aldo Moro. Seguirà un altro intervento del prof. Furio Biagini sul tema La persecuzione ebraica in Europa. Seguirà il dibattito. Le conclusione saranno tratte da Domenico Calò, presidente del Consiglio Comunale.

Raccolta differenziata

A partire da lunedì 29 gennaio, la raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti solidi urbani sarà estesa aa altre strade.
Queste le vie che saranno raggiunge dagli operatori ecologici: via Maia Materdona nel tratto da via A. Falcone a via G. Verdi; via Capitano Patrono nel tratto da via Iaia a via M. Materdona; via Principessa Maria Josè nel tratto finale sino a viale Indipendenza; via G. Zullo, nel tratto finale sino a viale Indipendenza; via Montale; via Pavese.
A sinistra nella foto, il vice sindaco Giuseppe Indolfi, delegato aal settore Ecologia e Ambiente.

Conserve Italia: attendiamo con cauto pessimismo

Pompeo Molfetta (a sinistra nella foto), candidato sindaco per "A Sinistra", parla del sito mesagnese di Conserve Italia che ha confermato la determinazione di chiudere lo stabilimento e ne ha illustrato le (proprie) ragioni. Soltanto nell'ultimo anno vi è stato un calo del prodotto lavorato di circa il 30% e si è accumulata una passività di circa 2 milioni di € per le maggiori spese legate al trasporto, alla gestione del personale, ai maggiori costi di produzione, alla manutenzione degli impianti; inadeguata risposta del territorio ai piani di sviluppo aziendali. Negli ultimi anni si è verificato un crollo della produzione agricola e del conferimento del pomodoro all'azienda, mentre non sono mai decollate forme di organizzazione associata di produttori e mai si è costituito un vero e proprio sistema di filiera agro-alimentare; contaminazioni fraudolente del mercato.
"Qui i riferimenti sono vaghi e generici e non si capisce se Conserve Italia si riferisce a presunti comportamenti “illegali” di operatori di settore o ad altro", scrive Molfetta.
E continua: "Sono ragioni pesantissime che vanno approfondite e su cui costruire proposte efficaci di recupero e rilancio dell’azienda. Il Ministro delle Risorse Agricole - continua - ha offerto la preziosa mediazione del Governo che, però, nel merito rimanda ad accordi e convenzioni comunitarie in corso di definizione, mentre le istituzioni locali hanno messo sul tavolo della trattativa la costituzione di un “osservatorio permanente interistituzionale sull'agroindustria”, ed ulteriori forme di sostegno che hanno bisogno di più chiara individuazione".
Per Molfetta non sembrano emergere indirizzi nuovi rispetto alla vecchia logica assistenziale. Non si intravedono piani di riconversione industriale dell'azienda, volontà di diversificare la produzione, progetto di formazione e di riorganizzazione dei produttori, nuovi modelli di sviluppo agricolo mentre "il nostro Leader2 Terra dei Messapi col suo braccio operativo il Gal è fermo alla stazione di partenza".
"Un altro elemento di rilievo che ci pare di cogliere dal confronto romano è che la "vertenza" delle altre industrie conserviere del territorio (F.lli Ruggiero, Castell'Acquaro), al di là delle dichiarazioni d'intenti, non sembrano far parte della trattativa in corso, né forse potrebbe, giacché, seppur parte integrante dello stesso comparto, sono probabilmente portatori di istanze e di interessi non convergenti e talvolta confliggenti con quelli di Conserve Italia". Molfetta si augura che l'emergenza sia affrontata e che si raggiunga perlomeno l'obiettivo minimo di salvare la fabbrica e sopratutto tutti i lavoratori. Ma i nodi cruciali della crisi restano tutti sul tappeto.
E su questo "A Sinistra" chiede un confronto che non può prescindere da alcuni nodi critici: i limiti insostenibili del mercato reale, il fallimento delle politiche assistenziali degli anni '80, la mancata applicazione delle direttive comunitarie. "Nodi giunti al pettine come fulmine a ciel sereno che confermano la tesi che in questi anni il mondo politico, i sindacati hanno riposto frettolosa fiducia in un modello di sviluppo liberista che, così come si configura, non può garantire in modo continuativo e diffusivo benessere tale da raggiungere tutti".

venerdì, gennaio 26

Operazioni dei carabinieri

Denunciato L.C., mesagnese di 38 anni, per detenzione di sostanze stupefacenti. L.C. è stato sorpreso dai carabinieri con un grammo di hashish che è stato sequestrato. Stessa sorte è toccata al 32enne F. G. al quale i militari dell'Arma hanno rinvenuto un grammo di cocaina, un bilancino di precisione ed attrezzatura varia utilizzata per preparare le dosi.Il giovane è stato arrestato e tradotto al carcere di Brindisi. Infine è stato denunciato A. G. 34 anni, che aveva rubato un blocchetto di assegni ad una donna ed aveva acquistato merce per un valore di 500 euro. A.G. è stato denunciato alla magistratura per furto aggravato, ricettazione e truffa.

Denunciati per aver incendiato due auto

Duenunciate due persone in stato di libertà V.G. di 36 anni, e G.L. minorenne, entrambi mesagnesi, perchè ritenute responsabili degli attentati incendiari avvenuti lo scorso 17 gennaio a danno di due vetture, un Ford transit ed una Ford Fiesta.

Donna di 60 anni scippata

Una donna di 60 anni è stata scippata della borsa contenente 3 mila euro in contanti, prelevati poco prima dall'ufficio postale. Il rapinatore si è dileguato. Le indagini sono state avviate dai carabinieri dove la donna ha presentato denuncia contro ignoti.

Il circolo Giustizia e Libertà e la questione criminalità

Il circolo Libertà e Giustizia interviene con una riflessione all’indomani delle note redatte dal senatore Curto (nella foto) e dal candidato sindaco Incalza sulla criminalità organizzata a Mesagne. Gli aderenti al circolo ritengono che gli interventi del centrodestra producano “Allarmismo ad orologeria” in quanto si annunciano con l’approssimarsi delle scadenze elettorali, “come congegni ad orologeria”. ”Innanzitutto riportano un tragico ritratto di Mesagne infestata dalla mafia e da vicende del malaffare: una minestra riscaldata, secondo noi, ma anche secondo le più recenti indagini sociologiche, che hanno invece individuato un’inversione di tendenza consolidata da qualche lustro”. Ed aggiungono: “Gli ultimi 15 anni di giunte di centro-sinistra hanno mutato le sorti civili di Mesagne, capovolgendone un destino che sembrava segnato. Ciò è avvenuto in direzione dell’emancipazione del cittadino, educato ad affrancarsi dalla sottomissione culturale che il contropotere della criminalità organizzata aveva provato a stabilire e che per certi versi aveva istituito proprio negli anni che Incalza conosce per essere stato amministratore”. E ricordano quanto hanno fatto sindaci come Cosimo Faggiano prima, Damiano Franco e Mario Sconosciuto per sradicare i disvalori che la mafia diffonde. Mesagne è divenuta il fiore all’occhiello della Provincia e rappresenta una felice attrattiva culturale ed una risorsa civile per l’intero circondario. ”Il senatore Curto, il quale sembra non avere contezza di quanto poco il Governo Berlusconi abbia fatto per rafforzare la legalità in questo territorio, per aumentare gli organici delle forze dell’ordine e dei magistrati inquirenti, per entrare nelle scuole ed educare le generazioni più giovani al rifiuto dei modelli di inciviltà, per tutelare gli esercizi commerciali vessati dal racket con la costituzione di strutture e fondi territoriali ad hoc, per debellare i sistemi di potere e le ragnatele clientelari che hanno in parte offuscato una città bella e operosa come la stessa Francavilla”. “Ci saremmo aspettati che il senatore Curto avesse dimostrato analogo zelo (“dalle liste per le prossime elezioni amministrative dovranno restare fuori non solo i pregiudicati, che dovrebbe essere scontato, ma anche i candidati discutibili e comunque imbarazzanti”) quando si è composta l’attuale Commissione Antimafia, di cui egli stesso è membro e della quale fanno parte due noti pregiudicati per tangenti, Paolo Cirino Pomicino e Alfredo Vito. In quella circostanza il silenzio del politico francavillese è stato assordante”.E concludono: “Chi è davvero interessato a tutelare la nostra Provincia provi a seguire l’attuale classe dirigente sulla via maestra, elaborando con loro nuove e puntuali strategie di attacco al crimine e di sostegno a chi lo combatte, magari potenziando gli strumenti esistenti e non umiliandoli, come il centrodestra ha impietosamente fatto ad esempio con il Commissario antiracket e antiusura Tano Grasso. Alimentare la confusione, mescolando argomenti sani con pulsioni insane, serve solamente a infiacchire le Istituzioni”.

Prosciolti otto mesagnesi arrestati per associazione a delinquere

Il Tribunale di Brindisi - I sez. Penale- accogliendo una eccezione di nullità proposta dall'avv. Gianfrancesco Castrignanò (nella foto), alla quale si sono associati l'avvocato Rosanna Saracino, nonchè gli avvocati Marcello Falcone, Davide De Giuseppe, Massari e Missere, ha dichiarato la nullità del decreto che dispone il giudizio restituendo l'intero incartamento processuale all'ufficio del Giudice per le indagini preliminari di Lecce. Agli imputati non sono stati contestati gli episodi delittuosi dei quali gli stessi devono rispondere, così violando il legittimo diritto di difesa previsto dalla legge.
La vicenda riguarda una operazione dei carabinieri effettuata il 12 aprile 2006 su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce in occasione della quale venivano arrestati 8 giovani di Mesagne per associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.



Il Maresciallo dei carabinieri Pietro Cito va in pensione

Martedì 30 gennaio, alle ore 12.30, nell’aula consiliare del comune, si svolgerà la cerimonia di saluto al maresciallo dei carabinieri Pietro Cito che, dal 1 febbraio, lascia la stazione di Mesagne per raggiunti limiti di età e va in pensione dopo 37 anni di servizio nella Benemerita Arma.
Nato a Francavilla Fontana, Pietro Cito, 58 anni, giunse a Mesagne nel periodo in cui sulla città infieriva la cappa della Sacra Corona Unita. Mesagne era una sede difficile, pericolosa e di grande responsabilità che, però, non fiaccò l’impegno di Pietro Cito che affrontò l’impegno come aveva fatto in precedenza in sedi “calde” come Nova Siri, Palermo, Reggio Calabria, ecc. Pietro Cito si arruolò nell’Arma giovanissimo, all’età di 18 anni, strada che ha poi intrapreso anche il figlio Luigi che, conseguita la maturità, si è arruolato nell’Arma per seguire le orme del genitore.
Il sindaco Mario Sconosciuto e l’intero consiglio comunale, a nome delle Istituzioni e della città, ringrazieranno il maresciallo Cito per quanto ha fatto per Mesagne nella lotta alla criminalità e alla Sacra Corona Unita.



Nonna Addolorata ha compiuto 100 anni

Il centesimo anno di vita Addolorata Dellomonaco l’ha celebrato con una megafesta alla quale, oltre ai figli, nipoti e pronipoti, ha partecipato tutta le gente del quartiere, in via Etna.Cento anni, un traguardo che la nonna di Mesagne ha raggiunto in buona salute anche se da quando si ruppe il femore, si accompagna con un bastone. Ma per il resto non ha grossi problemi. Il frastuono della festa, la gente che le si è stretta attorno, la musica, i palloncini, i flash non le hanno creato fastidio. Nonna Addolorata ha avuto tre figli, Antonietta, con cui vive, Annunziata e Fernando. Una bella famiglia cresciuta con i sacrifici ed il lavoro della campagna dove Addolorata ha lavorato per anni, assieme al marito, Amerigo Pasimeni, deceduto nel lontano 1984. Lei, invece, è rimasta per vedere crescere i nipoti (tre) ed i pronipoti (sei) che la coprono di tante premure, amore ed affetto. Nella foto la nonna con il sindaco Mario Sconosciuto.

Integrazione olio e siccità: problemi dei nostri agricoltori

Integrazione olio: l’Agea faccia chiarezza sugli abbattimenti degli importi.
La Confagricoltura denuncia la situazione in cui versano migliaia di aziende olivicole anche mesagnese che, con l’avvio delle erogazioni del pagamento unico disaccoppiato, hanno registrato abbattimenti sull’importo dell’aiuto loro spettante e variazioni, sul valore e sul numero, dei titoli definitivi Pac loro assegnati da Agea. Tenuto conto della rilevanza del settore olivicolo nella nostra città, la Confagricoltura è intervenuta nei confronti di Agea per approfondire le motivazioni che hanno determinato tale situazione e chiede una rapida soluzione dei problemi che sono stati oggetto di discussione in un incontro tenutosi nei giorni scorsi presso l’Assessorato regionale alle Risorse Agroalimentari. “Le difficoltà in cui versano le aziende agricole – ricorda il presidente dell’Unione Provinciale Agricoltori, Donato Fusco – richiedono un impegno straordinario da parte dell’Agea per assicurare a tutte le aziende agricole la tempestiva e corretta erogazione degli aiuti”. E aggiunge: “E’ opportuno che Agea assicuri un’informativa costante affinchè, anche con il supporto dei centri di assistenza agricola, gli agricoltori possano conoscere le modalità adottate dall’Agea per il calcolo dei titoli definitivi”. Per Confagricoltura vanno ricercate tutte le possibili soluzioni al fine di evitare danni economici alle aziende agricole che, sulla base dei titoli provvisori comunicati dall’Agea, hanno programmato i propri impegni. La Confagricoltura poi affronta il problema del caldo e dell’import selvaggio che stanno mettendo in ginocchio il settore orticolo. Maturazione anticipata, sovrapproduzione, scadimento della qualità, diminuzione dei prezzi all’origine, problemi di siccità per i prossimi mesi. Questi i problemi che i nostri agricoltori devono affrontare e risolvere. “Purtroppo – dichiara Antonio Pennetta, responsabile regionale orticolo di Confagricoltura - lamentiamo la scarsa attenzione delle Istituzioni che nulla hanno fatto per arginare il fenomeno dell’importazione selvaggia di ortaggi extracomunitari da parte di nazioni che si affacciano sul mediterraneo. Nazioni che, al contrario, sostengono moltissimo le loro agricolture e le loro produzioni verso l’export quasi esclusivamente in Italia.”
Secondo Pennetta concentrarsi negli anni della vendita degli ortaggi attraverso la grande distribuzione, sempre più presente anche nel nostro territorio, ha prodotto il progressivo drastico abbattimento dei prezzi pagati ai produttori ma soprattutto l’ingresso massiccio di produzioni estere a prezzi estremamente bassi.

giovedì, gennaio 25

Rapina in una tabaccheria

Ancora una rapina, l’ennesima. In pieno giorno ed in pieno centro cittadino. La città ogni giorno è teatro di azioni malavitose che non lasciano tranquilli cittadini, forze dell’ordine e istituzioni.
Ieri un giovane rapinatore armato di un coltello e con il volto coperto di passamontagna, è entrato in una rivendita di tabacchi in via Brindisi (nella foto) ed ha rapinato la titolare. Bottino, 100 euro. E’ accaduto ieri a mezzogiorno. Il rapinatore, che dalle dichiarazioni rilasciate alla polizia dalla titolare della tabaccheria era alto poco meno di 165 cm, tarchiato, potrebbe essere un giovane del posto con problemi di tossicodipendenza. In questa direzione gli investigatori della polizia del commissariato hanno avviato le indagini, anche se non scartano altre piste. Sicuramente il malvivente prima di entrare in azione ha stazionato nei pressi dell’esercizio per attendere il momento opportuno. Il titolare della rivendita è Michele Zero ma la gestisce una anziana parente. La donna, minacciata con il coltello in faccia e presa dal panico, non si è fatto ripetere due volte la richiesta di denaro. Ha preso dal cassetto le banconote e le ha consegnate al rapinatore che, a piedi, con un fare disinvolto per non dare all’occhio, è uscito dalla tabaccheria dileguandosi. Via Brindisi è una strada molto trafficata a qualsiasi ora del giorno. Ma, nonostante questo particolare, nessuno si sarebbe accorto della rapina. La povera donna si è recata presso il commissariato per esporre denuncia.

Incendio accidentale allo studio dell'avv. Morgese

Bruciato lo studio di un noto avvocato. Si tratta dell’ufficio legale dell’avv. Francesco Morgese, sito in via Federico II Svevo (a sinistra nella foto). A scoprire l’incendio ieri mattina è stato lo stesso legale, poco prima delle ore 9, quando si è recato a lavoro assieme al figlio Stefano, anch’egli avvocato. Entrati nell’androne dell’antico palazzo, hanno subito avvertito le esalazioni del fumo. Hanno tentato di aprire la porta dello studio che, però, era bloccata a causa del calore. Dato l’allarme, ad arrivare per primi sul posto sono stati i vigili urbani del pronto intervento che hanno cercato di entrare nello studio, ma sono stati respinti dal fumo acre ed intenso che rendeva l’aria irrespirabile. Nel frattempo sono giunti i vigili del fuoco che per intervenire hanno dovuto sfondare la porta. Aperte le due finestre che danno su via Federico II Svevo, i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare quasi due ore per spegnere le fiamme. Dall’analisi fatta dai pompieri risulta che l’incendio è stato provocato dagli sbalzi di tensione che martedì sera si sono avuti in via Federico II Svevo durante il temporale. Per lo stesso motivo in altre abitazioni della stessa via sono stati registrati danni consistenti. In un negozio di articoli per auto sono saltati computer, fax, stampanti e altre attrezzature elettriche; in alcune abitazioni sono andati fuori uso frigoriferi, caldaie, telefoni, computer, ecc. Sul posto sono giunti i tecnici dell’Enel per gli accertamenti del caso e per ripristinare gli impianti elettrici guasti.
I danni allo studio sono consistenti: è stato distrutto un armadietto metallico che conteneva vecchi documenti di famiglia, copie di antiche delibere del consiglio comunale e atti che risalivano addirittura al ‘600-‘700. Per fortuna non sono stati intaccati gli antichi mobili di legno che arredano lo studio.

Marangio presenta la partitissma contro lo Squinzano. Il Casarano penaizzato di 2 punti. Campo squalificato al Sogliano

Mister Marangio (nella foto) conosce molto bene i bianconeri dello Squinzano dove ha lavorato per tre stagioni prima di passare al Montalbano. "Non penso di dire eresie se affermo che probabilmente lo Squinzano, almeno sulla carta e come individualità, si può considerare anche più forte del Casarano. Il collega Inglese dispone di una rosa molto ampia. Gente come Battaglia che ha un grande passato in serie B e C, non lo scopro io. Da quando è arrivato ha avuto una media gol spaventosa". Ma oltre ad essere ben allestita, lo Squinzano arriverà a Mesagne con grandi motivazioni perchè si gioca le ultime possibilità di poter rientrare nella lotta per il primo posto. Il Mesagne affronterà la partita con la dovuta prudenza. Si è preparato senza particolari cambiamenti di programma. "Martedì - continua il mister mesagnese - ho ricordato ai ragazzi la prova della gara dell’andata. Bisogna aggredirli, giocare in velocità e non permettere loro di ragionare e di mettere palla a terra perchè tecnicamente ci sono superiori. Mi auguro che il pubblico mesagnese sia il dodicesimo giocatore in campo. Senza il sostegno dei nostri tifosi sarebbe davvero difficile spuntarla. La nostra è una squadra molto giovane che sente il calore del suo pubblico".
Intanto il Casarano è stato penalizzato di 2 punti per gli incidenti verificatisi domenica a Sogliano dove vinse per 1 a 0. Il giudice sportivo in settimana ha emesso una dura sentenza. Questa la motivazione: "A fine gara tifosi del Casarano davano luogo ad un fitto lancio di sassi verso la gradinata dove sostavano i tifosi della squadra avversaria ferendo alcuni di essi. Successivamente la sassaiola veniva reiterata anche all’esterno dello stadio danneggiando alcune macchine in sosta". Inoltre il campo del Sogliano è stato squalificato per 1 giornata per cui il Mesagne domenica 4 febbraio giocherà a porte chiuse. Dopo gli strali del giudice sportivo questa la nuova classifica: Mesagne 48 Casarano 42 Squinzano 42 Sogliano 41 Racale 31 Erchie 30 Taurisano 27 Muro 27 S.Pancrazio 25 Galatone 24 Carosino 22 S.Donato 20 Monteiasi 16 Veglie 15 Nardò 13 S.Vito 13.

Il Sen. Curto interviene sull'ordine pubblico a Mesagne

Il senatore Euprepio Curto (nella foto) incontrerà il Prefetto di Brindisi dott. Mario Tafano per discutere della situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica a Mesagne.
Lo comunica lo stesso parlamentare di An che, peraltro, è membro della Commissione Parlamentare Antimafia.
I segnali per nulla tranquillizzanti di questi giorni inducono il sen. Curto a muoversi immediatamente per evitare che la città possa ricadere in mano alla criminalità organizzata come accadde negli anni scorsi. Il rappresentante del partito dell’on. Fini non intende fare della questione della sicurezza sociale una speculazione politica. Anzi, invita tutti i responsabili della vita politica mesagnese a non dividersi ma a svolgere una comune azione di contrasto al crimine. “Mesagne è la città del dialogo e del confronto” sostiene e invita chi ha responsabilità pubbliche “ad evitare di dare facili giudizi inneggianti allo sradicamento della malavita a Mesagne”. E’ questa una battaglia lunga e difficile. “Non accontentiamoci dei risultati di facciata pur importanti – aggiunge – ma insufficienti a risolvere alle radici un problema che troverà soluzione solo quando saranno individuate le responsabilità primarie”.
Facendo riferimento alla ormai imminente campagna elettorale per le amministrative della prossima primavera, il sen Curto conclude: “Per questo motivo mi sento di condividere la sollecitazione di chi nei giorni scorsi ha lanciato la sfida di liste prive di pregiudicati candidati. Alleanza Nazionale, consapevole della delicatezza del momento vissuto dalla comunità mesagnese, rilancia e sostiene che dalle liste dovranno restare fuori non solo i pregiudicati, che dovrebbe essere scontato, ma anche i candidati discutibili e comunque imbarazzanti”.


martedì, gennaio 23

Inchiesta Giubileo. Storia di un processo ingiusto


(di V. Sparviero de La Gazzetta del Mezzogiorno) Un professionista era stato arrestato e 12 erano gli imputati. La sentenza sottolinea l’inconsistenza delle accuse formulate. Il convento dei Cappuccini l’hanno definito «processo farsa». Un processo, insomma, che non doveva mai cominciare.
Eppure, per l’inchiesta sui lavori del Giubileo a Mesagne, il responsabile dell’ufficio tecnico
Savino Martucci (nella foto) fu arrestato e sospeso dal servizio. Qualche mese addietro, la sentenza di assoluzione piena per lui e un’altra dozzina di imputati tra tecnici e imprenditori. Le motivazioni sono state depositate proprio alla fine della scorsa settimana e appaiono fin troppo chiare.
«Le motivazioni non hanno tradito le attese: il Tribunale ha spiegato punto per punto le ragioni per le quali Martucci e tutti gli altri andavano assolti», è il primo commento dell’avvocato Carmelo Molfetta che assiste Martucci.
«La richiesta di assoluzione deve essere accolta… perché giunge dopo l’assunzione di tutte le prove richieste dall’accusa, per cui non vi è più alcuna prova a carico da assumere. . . ”, è scritto tra le altre cose nella motivazione.
Tradotto significa... «Se finanche dopo l’assunzione delle prove dell’accusa non si è dimostrata la colpevolezza degli imputati “residua quel ragionevole dubbio che impone di non procedere oltre
nell’istruzione dibattimentale e di pervenire alla loro assoluzione…”, esattamente quello che andavo sostenendo sin dall’inizio di questa vicenda giudiziaria».
Molti capi di imputazione riguardavano il recupero del Convento dei Cappuccini (nella foto), che, evidentemente erano infondati. «Ben otto capi di imputazione riguardavano il Convento dei Cappuccini e, come tutti gli altri, sono risultati infondati. Le difese hanno chiarito che si trattava di un appalto a corpo e non a misura, dopo di che tutto il resto è andato di conseguenza. I lavori sono stati tutti realizzati e le accuse rivolte agli imputati, e segnatamente al Martucci, si sono sciolte come neve al sole».
Veniva contestata una turbativa d’asta in relazione alla fornitura di arredamento della Enoteca Comunale: anche questa contestazione è caduta. «Questa poi aveva il sapore dell’assurdo ove si consideri che a quella gara partecipò una sola ditta; la risposta del Tribunale è stata: “Appare pertanto difficile configurare una turbativa d’asta con un’unica ditta concorrente” esattamente quello che avevo sostenuto innanzi al gip, innanzi al Tribunale del Riesame ed in Cassazione. Alla fine ho avuto ragione».
Anche la corruzione propria ed impropria è caduta. «Sulla corruzione propria è bastato dimostrare, con gli atti del Comune di Mesagne, dei quali se ne aveva perfetta conoscenza sin dall’inizio, che non era vera la circostanza che Martucci fosse il responsabile del procedimento: altri funzionari lo erano; dunque nessun collegamento poteva esserci tra il suo “ufficio” e i lavori effettuati; sulla corruzione impropria Martucci ha dichiarato, accertandolo in dibattimento, che “sarebbe bastato effettuare una semplice verifica patrimoniale perché avrebbero accertato che in quegli anni io avevo più di 200 milioni di scopertura in banca tra mutui fidi e cose varie…”, con quei soldi Martucci pagò tutte le maestranze e mai approfittò del suo ruolo per avere vantaggi».
Si parlava anche di soldi sottratti. «Non solo non sono stati sottratti soldi, “ma vi è stata anzi una economia di spesa per il Comune di Mesagne in quanto, come risulta anche dalla attestazione prodotta dalla difesa, a fronte di un finanziamento di 3,6 miliardi di lire, ne sono stati spesi circa 2,4, con un risparmio di circa 1,6”, così ha parlato il Tribunale con la motivazione. Giova ribadire che questa prova è stata data sempre con documentazione che ho esibito e rilasciata dal Comune di Mesagne». Avvocato è la seconda vola che sottolinea la circostanza che le difese hanno utilizzato documentazione prodotta dal Comune di Mesagne per dimostrare l’assoluta mancanza di responsabilità degli imputati.
«Questa è una circostanza essenziale che ha avuto ed avrà rilievo anche successivamente». Ma come è potuto accadere tutto questo: imputati danneggiati sia sul piano patrimoniale che su quello morale, per scoprire poi che non era stato commesso alcun reato? «La formula dell’assoluzione è stata “perché il fatto non sussiste”: più ampia non poteva essere. Diciamo che una lettura impropria e distorta degli atti ha messo in moto un processo che l’attività difensiva ha smontato pezzo per pezzo».

Furto a Informagiovani. Ritrovati e consegnati camion ed attrezzatura

Uno strano furto è avvenuto questa mattina presso lo sportello “Informagiovani” ubicato alla Villa comunale. Si tratta di un servizio abbastanza conosciuto e frequentato dai giovani che se ne servono per fornirsi di servizi di rete e banche dati, per la formazione di operatori e le scelte di indirizzi scolastici e universitari.
Ieri mattina la signora addetta alle pulizie, come di consueto, ha ritirato le chiavi della struttura dal comando della polizia municipale e ha eseguito il servizio. Durante la sua permanenza nell’ufficio ha visto che tutto era a posto. Terminato il lavoro ha chiuso e se ne andata. Alle 9.45, invece, quando i responsabili del servizio hanno aperto, si sono accorti che mancavano due dei tre computer in dotazione allo sportello. E con i computer mancavano anche stampanti, scanner, casse e modem.
Il responsabile di Informagiovani ha immediatamente presentato denuncia al commissariato di polizia.
Sempre gli agenti del locale commissariato ieri hanno rinvenuto in campagna, tra Mesagne e Latiano, un camion carico di attrezzatura per la metalmeccanica. Camion e attrezzatura nei giorni scorsi erano stati rubati presso due aziende della zona industriale di Latiano. I ladri prima avevano rubato il camion e successivamente lo avevano utilizzato per trasportare l’attrezzatura il cui valore si aggira intorno ai 15 mila euro. Nella stessa giornata di ieri i poliziotti hanno consegnato la refurtiva ai legittimi proprietari.

Denunciato un pregiudicato che aveva un assegno falso

La polizia del locale commissariato ha denunciato a piede libero il pregiudicato Maurizio Carone, mesagnese, di anni 37. Il Carone è stato fermato all’uscita di una banca dove aveva cercato di farsi cambiare un assegno di 450 euro. Il titolo faceva parte di un blocchetto di assegni che era stato rubato in una abitazione di un commerciante visitata dai ladri nei giorni scorsi. L’attività investigativa degli agenti di polizia è a largo raggio per individuare chi nelle scorse settimane è stato protagonista di numerosi furti. In un primo momento gli investigatori avevano puntato le loro attenzioni su un gruppo di nomadi di origine slava presenti in città. Poi da una più attenta analisi della merce rubata e dall’esame delle famiglie “visitate” si sono resi conto che, molto probabilmente, i malviventi potevano essere del posto. E hanno concentrato la loro attenzione sui pregiudicati ben noti alle Forze dell’ordine. Li hanno seguiti, hanno studiato i loro movimenti e sono arrivati alla conclusione che la lunga serie di furti potrebbe essere opera di pregiudicati del posto.

La città deve essere unita nella lotta alla criminalità

"I nostri candidati sindaci è bene che s’incontrino sui temi per la formazione civile contro le mafie per concordare un punto del programma, uguale per tutti, che ribadisca l’importanza della lotta unitaria alle mafie e a tutte le forme di illegalità”.
Tony Summa, consigliere comunale di “A Sinistra”, da sempre impegnato nell’ambito della lotta alla marginalità e la legalità, ha partecipato all’assemblea nazionale di “Avviso Pubblico”, l’associazione di enti locali e regioni alla quale aderisce il comune di Mesagne. Il convegno è servito per ricavarne alcune indicazioni sul percorso che Mesagne ha fatto in questi anni e per lanciare la proposta ai candidati-sindaci. “Una delle questioni sulla quale riscontro una maggiore consapevolezza della nostra città è che la lotta alle mafie ed il ripristino della legalità – spiega Tony Summa -. Questi temi non possono essere affrontati solo durante le emergenze, ma devono costituire un percorso sociale, politico ed amministrativo permanente”.
E continua: “E’ interessante registrare come, da questo punto di vista, il lavoro svolto che abbiamo svolto a Mesagne è stato preso più volte come esempio positivo rispetto, ad esempio, al riutilizzo dei beni confiscati destinandoli a scopi sociali”. E conclude: "Tutti devono essere in prima fila, senza distinzioni. Guai a dividerci su questi temi perché rischieremmo di perdere tutti: questo è un tema che va affrontato in modo unitario al di là dei colori politici”.

lunedì, gennaio 22

Giovane tenta il suicidio lanciandosi dal terrazzo

Dramma nella prima mattinata, poco dopo le ore 8, nella centralissima via Roma, angolo via Mannarino, a pochi passi dal comando della polizia municipale e dal comune. Un giovane di 27 anni, Giuseppe Stridi (nella foto) ha tentato di togliersi la vita gettandosi dal terrazzo della sua abitazione da una altezza di 12 metri. Il giovane è figlio unico di un dipendente comunale in pensione, che ultimamente aveva avuto problemi con la giustizia. Nei giorni scorsi i carabinieri avevano perquisito la sua abitazione ed avevano trovato alcune dosi di sostanze stupefanceti. Inoltre era stato denunciato per una tentata rapina ad un supermercato.
Prima che si lanciasse nel vuoto, alcuni vigili urbani che stazionavano dinanzi agli uffici comunali lo avrebbero visto camminare sul terrazzo della sua abitazione. Un andirivieni che ha insospettito i vigili che hanno seguito i suoi movimenti per alcuni minuti. In quel momento il povero ragazzo, probabilmente, stava cercando di trovare dentro di sé il coraggio di mettere in pratica il gesto inconsulto che, forse, aveva pensato per tutta la notte.
Poi il volo, le grida dei numerosi passati sgomenti, l’intervento immediato dei vigili urbani. Il ragazzo è stramazzato sulle griglie della rete fognante. Immediatamente è giunta sul posto un’ambulanza del vicino ospedale. Infermieri e medici con molta cautela lo hanno messo su una lettiga e in ambulanza lo trasportato d’urgenza all’ospedale Perrino di Brindisi. Dai primi esami effettuati dai sanitari del nosocomio brindisino le condizioni di Giuseppe Stridi sono apparse gravi a causa delle numerose fratture riportate in più parti del corpo. La prognosi è 45 giorni salvo complicazioni.

Le altre di sport

Basket serie A2 F Palestrina-Meyana Mesagne 113-35
Acquario Palestrina: Poliniato 10, Mummolo S. 14, Salvaggio 10, Maggi 17, Ferracci 6, Mancini 15, Zuppante 10, Santopadre 2, Consoli 8, Silipo 21. All. Biello.
Meyana: Chimienti 2, Mummolo F. 13, Resta, Rossetti, Salamina F. 2, De Luca 10, Tortorella 6, Magrone 2, Salamina A. ne, Perrotta. All. Scoditti
Arbitri Slovacchia e Pilo. Parziali 32-6, 60-9, 93-19.
Il Mesagne, fanalino di coda con 0 punti, nulla può contro lla forte formazione laziale che in settimana ha ingaggiato il nuovo allenatore Di Biello che ha sostituito Minervini e due giocatrici, la leccese Erika Silipo, proveniente da Trani (B eccellenza), e Sabrina Mummolo, mesagnese, sorella di Federica che gioca nella Meyana, proveniente dal Pomezia (B eccellenza).

Basket maschile serie C2. Fortitudo Mesagne-S.Pietro 56-46
Mesagne: Zanzarella 14, Cafiero 4, Calò A. 7, Facecchia, Vitale 4, Marino, Molfetta 15, Aresta 12, Guglielmi; All. Vitale
S.Pietro: Puce, Colazzo, D'Errico, Bartolomeo 2, Cuomo 18, Caputo, Dell'Atti 10, Pasimena, Pasimena G., Pennetta; All. De Vita.
Arbitri: Lorusso di Altamura, Lorusso di Conversano. Parziali: 15-12, 22-22, 45-29, 56-46.
Basket maschile serie C2. Assi Brindisi-MS Mesagne 79-54
Assi: Guadalupi, Corlianò 22, Antelmi, Moro 19, Cagnazzo 3, Cristofaro 18, Morrone 6, Scatigno, Ranieri 11, Pezzuto. Allenatore Sarli.
Mesagne: Scalera 2, Rizzo, Mitrotti 4, De Maria 13, Rubino 2, Capodieci, Monna 12, Dimonte 4, Mazza 10, Marchionna 7. Allenatore Distante
Arbitri: Spano di Alberobello e Lucarella di Taranto. Parziali: 20-16 20-16 21-6 18-16.

Volley Serie D femminile. Mesagne travolgente: a Taranto vince per 3 a 0 (0-3; 19-25; 23-25; 22-25)
Mesagne: Diviggiano; Carrozzo; Margherita 4; De Leo P. 4; Guarnaccia 5; Pastore 18; De Leo I. 12; Casalino 14; Leone. All. Chionna.
Taranto: Albano; Antico; D’Arcangelo; De Vita; Di Corato; Ieraci; Lenti; Rossigni; Sorrentino; Todaro; Vitanza; Galasso. All. Valente.
Arbitro: Visceglia di Bari.
Anche il Taranto, vice capolista, ha dovuto inchinarsi di fronte allo strapotere della formazione di Patrizia Chionna. Era l’ultimo test del girone di andata del campionato regionale di serie D femminile che la capolista Devicienti Ecologia Mesagne ha superato a pieni voti.

Calcio. Il Mesagne espugna S. Vito 0-1


S.Vito: Termite, Gianniello, De Benedittis, Carlucci, Gioia, Santoro, D’Ignazio, Lorè, De Giorgio, Romano, D’Agostino. All. Baccari.
Mesagne: Coppola, Dipietrangelo, Leuzzi, De Giorgi, Fraticelli (87´ Scazzi), Solimeno, Minelli, Testa, Pica (85´Carlucci), Disantantonio (70´Allegrini), Santoro. All. Marangio.Rete al 30' Disantantonio.
Non è stata una bella partita che in Mesagne ha regolato agevolmente. Nel primo tempo i padroni di casa giocano tesi e con timore contro la capolista. Il primo affondo è del Mesagne al 19’ con Disantantonio che prova la finalizzazione di un calcio di punizione, ma la palla sfila fuori accarezzando il palo. Al 35’ ci riprova ancora il n. 10 del Mesagne che, ben servito da Santoro, spara alto. spara alto. Al 30’ Minelli servito ancora da Disantantonio penetra in area ma viene atterrato. Calcio di rigore sacrosanto. Dagli undici metri va Pica, tira, il portiere Termite respinge, si avventa Disantantonio che di testa realizza la rete del vantaggio mesagnese.
Nel secondo tempo il Mesagne cerca subito di mettere in risultato in cassaforte ma la difesa del S. Vito fa attenta guardia. Al 65’ Pica trova lo spunto di testa, su un assist di Minelli, ma Termite salva con un intervento da applausi. Il match cala di tono. Il Mesagne in avanti non brillante come al solito ma riesce comunque a capitalizzare la partita e a proseguire al vertice della classifica.

Le altre partite: Racale-Veglie 0-0, Sogliano-Casarano 0-1, Monteiasi-Taurisano 3-3, S. Pancrazio-Carosino 1-1, Muro-S.Donato 3-1, Galatone-Erchie 2-2, Squinzano-Nardò 3-1.
La classifica Mesagne 48, Casarano 44, Squinzano 42, Sogliano 41, Racale 31, Erchie 30, Muro e Taurisano 27, S. Pancrazio 25, Galatone 24, Carosino 22, San Donato 20, Monteiasi 16, Veglie 15, S. Vito e Nardò 13.
La prossima Casarano-Monteiasi, Taurisano-S. Pancrazio, Erchie-S. Vito, Mesagne-Squinzano, Carosino-Muro, Veglie-Galatone, San Donato-Racale, Nardò-Sogliano

domenica, gennaio 21

I vigili urbani nelle scuole di Mesagne

La Polizia Municipale di Mesagne contribuisce alla promozione della “Cultura della Sicurezza Stradale” attraverso percorsi formativi nelle scuole. I ragazzi che parteciperanno alle giornate di formazione conseguiranno un attestato di frequenza che permetterà loro di essere ammessi all’esame per il patentino del ciclomotore.
I corsi sono inoltre finalizzati allo sviluppo nei giovani della conoscenza e del rispetto delle norme di legge, di comportamenti corretti sulle strade e di comportamenti ispirati alla cultura della legalità. Dopo le analoghe esperienze degli anni scorsi presso il Liceo Scientifico e presso l’Istituto Tecnico Commerciale, quest’anno, nel mese di gennaio, la Polizia Municipale sta collaborando con i docenti della scuola media Aldo Moro. Esperto esterno é Giorgio Bellacosa, agente della Polizia Municipale di Mesagne

Questa mattina il convivio dei Messapi al Nedina Caffè

Si tratta di un viaggio culturale ed enogastronomico “Il Convivio dei Messapi (V sec. a.C.) ” per la promozione del territorio salentino. Teatro dell’evento programmato il Wine-Bar Nedina Caffè, una antica struttura che rievoca atmosfere lontane eppure ancora visibili attraverso un pavimento in vetro che lascia ammirare i resti di una necropoli messapica. Il programma avrà inizio alle ore 10.30 tra tutti i conviviali, nonchè con gli autori ed eventuali altri ospiti, presso il Museo Granafei di Mesagne, all’interno del quale sarà possibile visitare il ricco patrimonio archeologico, proveniente dal territorio di Mesagne, ma anche da altre zone della Puglia.Si procederà con la degustazione di squisite pietanze, che ripropongono gli antichi sapori della Sallentìa, e dei pregiati vini di Messapia.

Basket: vince la Fortitudo, perde la Mens Sana

La Fortitudo di coach Angelo Vitale (nella foto) batte il S. Pietro Vernotico (56-46) e sale a quota 8 punti verso la zona salvezza. I gialloblù hanno giocato una buona partita tenendo sempre in mano il punteggio nonostante la reazione dei "cugini" che hanno tentano l'impossibile per violare il parquet di via Udine.
Niente da fare, invece, per l'altra formazione mesagnese, la Mens Sana che, nonostante gli innesti degli esperti De Maria e Marchionna, continua a collezionare sconfitte. Ieri sera i biancoverdi hanno perso a Brindisi contro l'Assi col punteggio di 79-54 e restano relegati al penultimo posto in classifica con 4 punti.
Per quanto riguarda la Meyana, le ragazzine di Scoditti sono partite questa mattina alla volta di Palestrina.

Calcio: Mesagne alla conquista di S. Vito dei Normanni

Mesagne alla conquista di S. Vito. Oggi la squadra di Marangio avrà al seguito un gran numero di tifosi. Mesagne e S. Vito distano appena 13 chilometri; due città limitrofe che hanno combattuto tante battaglie sportive. Mesagne prima in classifica non teme ma rispetta S. Vito, fanalino di coda: 45 punti il Mesagne, 13 punti il S. Vito assieme ad Atletico Nardò. Le due squadre provengono da altrettante vittorie: il Mesagne in casa contro il Galatone (3 a 1); il S. Vito in trasferta, a Nardò, 0-1. Nel Mesagne c’è da registrare un’assenza di rilievo: Fabio Attanasi, colonna centrale della difesa, dovrà restare in tribuna per infortunio subito in settimana. Sarà sostituito dal rientrante giovane Scazzi. L’assenza di Attanasi è di quelle pesanti. In compenso, però, mister Marangio potrà schierare in attacco un altro senior. E la scelta dovrebbe ricadere sull’esperto Massimiliano Santoro. Con Santoro e Fabio Pica in attacco, con Convertino pronto a giocare uno spezzone di partita da ex, mister Marangio spera che di fare breccia nella difesa dell’undici di mister Baccari.
Il Mesagne ha un solo obiettivo: vincere. Con i tre punti e con le due inseguitrici Sogliano e Casarano che si incontrano tra loro, la speranza è che il vantaggio che oggi è di 4 punti possa aumentare. Gli sportivi mesagnesi invaderanno la vicina S. Vito dei Normanni sin dalle primissime ore del pomeriggio. Si prevede un lungo serpentone di automobili al seguito della squadra. Ma qualunque sia il risultato finale, l’importante è che vinca lo sport e la correttezza dei giocatori in campo e degli sportivi sugli spalti.

Costituito lo Sportello Sviluppo Imprenditoriale

Il comune comparteciperà alla costituzione dello “Sportello Sviluppo Imprenditoriale” promosso dalla Confindustria di Brindisi.
L’obiettivo è incoraggiare, soprattutto nei giovani, vocazioni imprenditoriali, stimolare la nascita di nuove piccole e medie imprese e realizzare processi di supporto ed accompagnamento delle nuove iniziative. La Confindustria di Brindisi ha siglato un protocollo d’intesa con Banca Intesa finalizzato al sostegno di piani d’impresa realmente sostenibili, attraverso strumenti e servizi finanziari innovativi. Lo “Sportello” si avvarrà della collaborazione di esperti economici e finanziari per individuare nuove opportunità imprenditoriali inerenti, in particolare, ai punti di eccellenza produttiva e di ricerca ed innovazione tecnologica, già presenti nel territorio. Inoltre accompagnerà ed assisterà l’imprenditore per i progetti di iniziative industriali e per individuare le possibili linee di finanza agevolata comunitarie, nazionali o regionali. Aiuterà i giovani nell’elaborazione e presentazione, ai fini del relativo finanziamento, di piani formativi a Provincia e Regione, e li accompagnerà nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, per tutti i necessari adempimenti autorizzativi (licenze edilizie, stoccaggio rifiuti, ecc…..); li assisterà nell’acquisizione delle certificazioni e li aiuterà a ricercare partners industriali per favorire processi di aggregazione imprenditoriale e per accompagnare le imprese in percorsi di conoscenza dei mercati e di internazionalizzazione.Gli obiettivi che la Confindustria si prefigge è la diffusione di cultura d’impresa; la realizzazione di nuove iniziative imprenditoriali, legate ai giovani nuovi imprenditori ed il rafforzamento del tessuto industriale del territorio.Per ulteriori chiarimenti la segreteria dello Sportello (tel. 0831.473111, e-mail segreteria@confindustriabrindisi.it) e aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13, presso Confindustria Brindisi, VI piano.

Rifacimenti di manti stradali

Rifacimento del manto stradale in via Roma, Udine, Damiano Chiesa, Marconi, Lombardia, Liguria e ultimo tratto di via San Pancrazio. Importo complessivo dell’appalto: euro 277.849,14, importo soggetto a ribasso per 272.849,14 euro. La gara sarà esperita il 20 marzo 2007 alle ore 09.00 presso l’ufficio Appalti del Comune. In tale data, in sala aperta al pubblico, verrà accertata la regolarità della documentazione amministrativa presentata a corredo dell’offerta e si procederà all’apertura delle offerte economiche ed all’aggiudicazione provvisoria. Il lavoro è finanziato con mutuo della Cassa Depositi e Prestiti. Per l'esecuzione dei lavori è accordato il tempo di 90 (novanta) giorni naturali consecutivi a partire dal primo verbale di consegna.

Questa mattina assemblea generale dei soci Avis

"Avis: una proposta di partecipazione”. E’ il tema che posto in discussione in occasione dell’assemblea generale dei soci dell’Avis oggi presso l’auditorium del castello Normanno-Svevo.
Nel corso della manifestazione il presidente Sergio Zezza (nella foto) relazionerà sui risultati ottenuti dall’Avis “Stefano Beccarisi” che da anni è presente sul territorio e che oramai rappresenta un preciso punto di riferimento associativo per la collettività. Nel corso dell’assemblea i soci saranno chiamati a discutere del bilancio di previsione 2007 e dovranno nominare i delegati all’assemblea provinciale, oltre a formulare proposte di delegati all’assemblea regionale e nazionale.
L’assemblea dei soci è convocata alle 9.30 in prima convocazione e alle ore 10.00 in seconda convocazione.

sabato, gennaio 20

Il Convivio dei Messapi domani al Nedina Caffè

Continua il viaggio culturale ed enogastronomico “Il Convivio dei Messapi (V sec. a.C.) ” per la promozione del territorio salentino. Dopo Oria, uno dei più importanti siti che testimoniano la presenza della civiltà messapica nella “Terra Sallentina” tra le province di Brindisi, Taranto e Lecce, il viaggio itinerante farà la sua II^ tappa a Mesagne.
Teatro dell’evento programmato per domani domenica 21 Gennaio 2007 il Wine-Bar Nedina Caffè, una antica struttura che rievoca atmosfere lontane eppure ancora visibili attraverso un pavimento in vetro che lascia ammirare i resti di una necropoli messapica. I dati archeologi hanno confermato la rilevanza di Mesagne quale centro popolato dai Messapi, in posizione strategica tra le due importanti città di Brindisi e Oria, “terra di mezzo”, definizione cui molti studiosi fanno risalire l’origine del nome.
Interverranno il Prof. Fernando Sammarco, scrittore e autore de “I Leoni di Messapia” e “I Leoni di Messapia II - Il Cerchio di Fuoco”, il Prof. Salvatore Sciurti, docente di Architettura e Arredamento presso l’Istituto d’Arte di Lecce, nonché cultore di usi e costumi del Salento messapico e il sommelier Claudio Sammarco organizzatore dell’evento.
Il programma avrà inizio alle ore 10.30 tra tutti i conviviali, nonchè con gli autori ed eventuali altri ospiti, presso il Museo Granafei di Mesagne, all’interno del quale sarà possibile visitare il ricco patrimonio archeologico, proveniente dal territorio di Mesagne, ma anche da altre zone della Puglia.
Si procederà con la degustazione di squisite pietanze, che ripropongono gli antichi sapori della Sallentìa, e dei pregiati vini di Messapia. Gli chef, utilizzando la loro professionalità, si offriranno un tipico menù di portate che si rifanno alle originali pietanze dell’epoca, rivisitate e proposte in chiave contemporanea.
Le prenotazioni per partecipare alla I^ edizione II^ tappa de “Il Convivio dei Messapi V sec. a.C.” saranno accettate fino al raggiungimento limitato dei posti.
La prenotazione è obbligatoria ai numeri: info 347.1141854, Nedina Caffè 329.6009807.

La Cgil impegnata a garantire il futuro dei lavoratori mesagnesi

L’incontro che si è tenuto presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, alla presenza del Gruppo dirigente di Conserve Italia, le istituzioni locali e le Segreterie Nazionali di Flai Cgil Fai Cisl e Uila Uil, ha permesso di avviare un confronto permanente sul futuro del sito produttivo di Mesagne.
Al tavolo negoziale era presente anche Antonio Mattioli, Segretario Nazionale Flai Cgil, che siamo andati a trovare nel suo ufficio presso la segreteria nazionale della Cgil per conoscere da vicino il suo pensiero sui risultati, se ci sono stati, dell'icontro romano.
"A parte la condivisione di formalizzare un tavolo istituzionale utile a monitorare ed intervenire per sostenere la soluzione industriale per Mesagne, il tavolo aperto presso il ministero dell'Agricoltura ha creato le premesse per ragionare di un futuro a medio termine in grado di garantire stabilità produttiva ed occupazionale", ha detto. "A questo punto diventa determinante l’incontro, che si terrà il prossimo 1° Febbraio a Bologna, tra il coordinamento nazionale dei delegati del gruppo Conserve Italia/Cirio e l’Azienda nel quale inizieremo a discutere il piano industriale dove Mesagne sarà trattato con pari dignità rispetto agli altri stabilimenti del Gruppo".
La dimensione occupazionale del sito produttivo e la filiera collegata, impongono un’assunzione di responsabilità di tutti i soggetti coinvolti dalla quale nessuno potrà sottrarsi.
"Certamente. La vicenda di Mesagne e Conserve Italia ripropone anche il tema della difficile competizione che le imprese eticamente corrette, industrialmente sostenibili, devono sostenere nei confronti di chi, con truffe, illegalità e schiavismo, si pone sul mercato.
Insomma, possiamo dire che abbiamo intrapreso la strada giusta e che i prossimi appuntamenti ci impegneranno per garantire un futuro certo ai lavoratori ed alle lavoratrici di Mesagne”.

Nella foto Antonio Mattioli.

Tenta una rapina, fugge, perde la pistola e viene arrestato assieme al complice

Fa credere di essere un cliente e con il carrello fa finta di acquistare alcuni articoli. Quando però arriva alla cassa e la commessa gli batte lo scontrino, invece di prendere i soldi per pagare estrae da sotto il giubotto una pistola intimando alla cassiera di consegnargli l’incasso. Per fortuna in quel momento si avvicina il salumiere e lo costringe a fuggire via.
E’ accaduto ieri mattina, poco dopo le ore 8, al supermercato in via Valle d’Osta. Protagonista Vito Guglielmi, già noto alla forze dell’ordine, 35 anni, di Mesagne. Nella fuga il Guglielmi, che fuori era atteso da un complice su un ciclomotore, il 16enne G.L., ha perso la pistola che è poi risultata

giocattolo. Sul posto è immediatamente giunta la volante del commissariato che dalla descrizione fatta dalla cassiera hanno intuito chi potesse essere. In una azione congiunta con i carabinieri hanno rintracciato il Guglielmi a casa dove hanno trovato anche alcuni dose di sostanze stupefacenti. I due malviventi sono stati arrestati e condotti in carcere: Guglielmi a Brindisi il minore presso il carcere minorile di Lecce.

Nelle foto, sopra Vito Guglielmi.
Sotto la pistola giocattolo sequestrata dalla polizia.















giovedì, gennaio 18

Rapinatore solitario in un supermercato

Rapinatore solitario ieri sera in azione intorno alle ore 20.
Un giovane, dall’apparente età di 25-26 anni, armato di pistola e con il volto coperto da passamontagna, è entrato in un supermercato in via Alessandro Volta, di proprietà di Ivano Guarini, e sotto la minaccia dell’arma, si è fatto consegnare l’intero incasso del pomeriggio del valore di 3900 euro. Ha preteso che la cassiera svuotasse le banconote in una busta e che gliela consegnasse. Il rapinatore afferrata la busta si è prontamente dileguato facendo perdere le tracce. Immediatamente è stato dato l’allarme. Alcuni dipendenti del supermercato hanno telefonato al 118 mentre la cassiera ha avuto una crisi di nervi. Subito sul posto è giunta una pattuglia del locale commissariato di polizia. Gli agenti hanno setacciato tutte le strade adiacenti a via Alessandro Volta ma del rapinatore neanche l’ombra.
Stante alle dichiarazioni della commessa sembra che il

Denunciato per furto di impianto di allarme

Gli agenti della polizia di stato del locale commissariato hanno intensificato il controllo del territorio. In questi giorni hanno controllato i movimenti di persone con precedenti per reati contro la proprietà privata. A seguito di accertamenti e di pedinamenti, ieri hanno perquisito in contrada Corti Vecchie la villa di Francesco Gravina, 48 anni. Nel corso dell’accertamento gli agenti hanno trovato un elettricista che era intento a montare un sofisticato impianto di allarme. Da una attenta verifica delle denunce presentate nei giorni scorsi, hanno constatato che si trattava proprio dell’impianto scomparso presso una villa di campagna. Francesco Gravina è stato denunciato all’autorità giudiziaria mentre all’elettricista è stato comandato di smontare l’impianto e di rimontarlo nell’abitazione da dove era stato sottratto

Incontro ministeriale per la Conserve Italia di Mesagne

“Ai lavoratori mesagnesi voglio dire che il ministro dell’Agricoltura non dimentica le sue origini e di essere nato a pochi chilometri da Mesagne. Il mio impegno istituzionale è per tutti e non solo per i lavoratori dell’azienda Conserve Italia e l’attenzione per il mio territorio sarà massima. Ma dobbiamo lavorare tutti insieme per creare nuove opportunità”. E le nuove opportunità partiranno da Bruxelles quando il 29 gennaio si riuniranno i ministri dell’Agricoltura dell’Unione Europea per riformare la normativa che regola l’intero comparto dell’ortofrutta del fresco e del trasformato.
Il ministro Paolo De Castro (nella foto con il sindaco Sconosciuto) ha incontrato ieri presso il ministero in via XX settembre a Roma, le istituzioni, i sindacati e Maurizio Gardini, presidente del consorzio Conserve Italia. Tema dell’incontro la crisi del comparto di Mesagne dove nella stagione 2006 sono stati lavorati solo 180 mila quintali di pomodoro, il 30% in meno del prodotto lavorato nel 2005.
Il presidente Giardini ha posto sul tavolo negoziale i problemi del sito di Mesagne “dove – ha detto – si è persa la vocazione di produrre il pomodoro e siamo stati costretti ad acquistare il prodotto dalla capitanata con notevole aggravio dei costi per il trasporto” con una perdita netta di 2 milioni di euro. Il presidente Gardini ha posto sul tavolo la sleale concorrenza di aziende che “lavorano solo sulla carta e che importano prodotto dalla Cina spacciandolo per pomodoro made in Italy”. Quindi Gardini ha rinviato la decisione ad un tavolo di confronto del Consiglio di amministrazione di Conserve Italia che si terrà a Bologna il prossimo 29 gennaio che discuterà il piano industriale aziendale 22007. Questo sarà presentato alle rappresentanze sindacali unitarie nazionali il 1 febbraio e solo allora si capirà se lo stabilimento di Mesagne potrà lavorare la stagione 2007.
Per le istituzioni erano presenti gli onorevoli Giovanni Carbonella (Margherita) e Salvatore Tomaselli (Ds), ll’assessore regionale Enzo Russo e il consigliere Vincenzo Montanaro, il vice presidente della Provincia Damiano Franco, l’assessore Donato De Carolis e il consigliere Tony Matarrelli. Il comune di Mesagne era rappresentato dal sindaco Mario Sconosciuto e l’assessore alle Attività produttive Danilo Zuffianò. Per i sindacati erano presenti il segretario generale della Uila Mantegazza, Letini (Csil) e Mattioli (Cgil).
Le istituzioni tramite i loro rappresentanti hanno dichiarato la piena disponibilità a fare il massimo non solo per risolvere il problema contingente del sito di Conserve Italia ma per l’intero comparto agro-industriale del territorio. “Già in passato siamo stati disponibili – ha aggiunto Damiano Franco – e non verremo meno ai nostri impegni per favorire lo sviluppo economico del nostro territorio”. Il sindaco Sconosciuto ha sottolineato che l’impegno è per l’intero comparto mesagnese.“Siamo portatori anche degli interessi di altre aziende del territorio – ha aggiunto – e chiediamo al presidente Gardini di guardare favorevolmente verso il nostro territorio non solo per dare soluzioni alla crisi contingente, ma anche per favorire interventi strutturali perchè il sito di Mesagne possa diversificare la produzione e rilanciare l’economia del territorio”.